L’alitosi è sempre più frequente un disturbo del cavo orale. Come si può combattere?
Visto che l’alitosi può colpire a tutte le età e dipende da vari fattori, si stima che una persona su quattro abbia a che fare con il problema che tende ad essere associato ad una cattiva digestione oltre una cattivai gene orale o magari un’intolleranza al lattosio, oppure il fumo o il digiuno.
Di solito sono i cibi residui presenti nella nostra bocca che a seguito di una serie di reazioni chimiche e con l’aiuto dei batteri responsabili della placca, producono l’alito cattivo.
Tutte le cause dell’alitosi sono rimediabili curando l’igiene orale. Non mi riferisco solo al fatto di lavare regolarmente i denti, usando anche il filo interdentale, ma anche alla cura del cavo orale con appositi collutori.
Un ulteriore rimedio consiste nell’uso del nettalingua, uno strumento che permette di rimuovere la patina biancastra presente sulla lingua e che può essere l’indizio di una cattiva digestione.
Bere molta acqua e mangiare frutta e verdura garantisce la stimolazione della produzione di saliva che contrasta l’alitosi.
Salvia, Rosmarino e Sedano, utilizzati per l’igiene del cavo orale esercitando un’azione disinfettante che blocca la proliferazione dei batteri.
Oltre alla classica menta, possiamo utilizzare l’anice, il finocchio in pasticche ed anche la liquirizia se non abbiamo problemi di pressione.
Se non si è in grado di risolvere il problema con questi metodi, il ricorso al medico specialista diventa obbligatorio. L’alito cattivo potrebbe essere un sintomo da non trascurare.
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