Olio di girasole: un ingrediente da scoprire
L’olio di girasole (o meglio l’olio di semi di girasole) è tra gli oli di semi più utilizzati in cucina. Ma quali sono le sue proprietà distintive? È vero che non è particolarmente indicato per le fritture? Vediamo quello che c’è da sapere.
Abbiamo visto in precedenza le grandi proprietà dei semi di girasole e qualche modo per introdurli nella dieta. Oggi vedremo anche le proprietà dell’olio che se ne ricava, l’olio di girasole.
È uno degli oli vegetali più utili per prevenire malattie cardiache e abbassare il colesterolo, perché è ricco di fenoli, sostanze con proprietà preventive contro le malattie degenerative.
Viene utilizzato nel campo della cosmesi naturale, per il benessere oltre che in cucina. Ma andiamo con ordine e vediamo quali sono le sue proprietà.
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Olio di girasole: proprietà
Questo olio presenta una composizione particolarmente interessante. È composto essenzialmente di acidi grassi insaturi, per circa il 30% di acido oleico e poco più del 50% di acido linoleico. Entrambi sono precursori degli acidi grassi essenziali omega 3 e omega 6. I due omega sono importanti per la salute del nostro cuore e per diversi altri aspetti.
A titolo puramente di esempio, servono a facilitare il trasporto di ossigeno, creare l’emoglobina nel sangue e ottimizzare la produzione di energia.
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L’olio di girasole vanta anche proprietà antiossidanti, conferiti dalla discreta presenza di vitamina E, che aiuta a contrastare i radicali liberi. Sotto questo punto di vista, possiamo dire che l’olio di girasole è assai migliore dell’olio di oliva nel combattere l’invecchiamento cellulare.
La curiosità: a volte vi capiterà di vedere olio di girasole praticamente trasparente. Si tratta in questo caso della varietà raffinata. Non raffinato, l’olio di girasole è di consistenza più liquida rispetto a quello di oliva, con un colore giallo paglierino.
Olio di girasole in cucina
Come ingrediente della cucina naturale, è suggerito di usare l’olio di semi di girasole spremuto a freddo, di origine biologica. Ricordatevi di conservarlo in frigorifero perché tende a deteriorarsi.
Spesso utilizzato in cucina come ingrediente per la preparazione di dolci, emulsioni e maionesi.
Per il suo basso costo, viene spesso utilizzato nelle fritture. Eppure l’olio di girasole non si presta particolarmente per friggere. Ha il cosiddetto “punto di fumo” davvero basso, a 130°. Questa è, in parole semplici, la temperatura dell’olio alla quale la sostanza da liquida diventa gassosa, iniziando così ad evaporare.
Ovviamente, dipende anche dalla temperatura a cui vogliamo cuocere. Se l’olio arriva a una temperatura bassa, possiamo anche friggere con l’olio di girasole. Ma se si tratta di fritture dove ci vuole un po’ di tempo, chiaramente l’olio di girasole non si presta.
Anche per questa ragione (oltre che per la presenza del più saporito olio di oliva), quest’olio non è popolarissimo in Italia. I principali produttori di olio di girasole nel mondosono Russia, Ucraina e Argentina, dove lo troviamo molto più usato nelle locali cucine, oltre che nella preparazione del biodiesel.
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