Fino a venti anni fa non si conoscevano dettagliatamente, i processi con i quali la vitamina E agiva nel corpo umano. Oggi è certo che riveste un ruolo fondamentale, essendo uno dei principali fattori ossidanti, nel prevenire il processo ossidativo degli acidi grassi polinsaturi. In parole povere è capace di fermare questo evento diminuendone la capacità reattiva e stoppando, nei fatti, il processo di ossidazione dei grassi.
Dà un grande apporto nella prevenzione e nella cura dell’acne, è un ausilio importante nella cura delle malattie a carico degli occhi, fornisce un valido aiuto per il rinforzo delle difese immunitarie. Previene il declino cognitivo e cura i disturbi a carico dell’apparato cardiovascolare. Quindi il suo apporto non deve mai mancare. Da evitare, però, anche l’eccesso opposto: un troppo elevato apporto di vitamina E potrebbe provocare effetti collaterali indesiderati anche gravi.
Gli alimenti ricchi di vitamina E che possono soddisfarne il nostro fabbisogno quotidiano sono gli olii di natura vegetale, tra i quali l’olio di semi di girasole, quello di germi di grano e quello, ovviamente, di oliva. Non dimentichiamo di inserire nella dieta la frutta secca, in particolar modo le mandorle, le nocciole, le noci e i pistacchi.
Anche nei derivati del latte troviamo la vitamina e. Gli intolleranti al lattosio possono magiare: ricotta di pecora, il formaggio grana stagionato 30 mesi.
La vitamina E può subire danneggiamenti dal congelamento e dalla cottura. Ecco perché bisogna evitare la frittura degli alimenti a lungo senza cambiare olio.
La vitamina E inoltre è conosciuta per i notevoli benefici che apporta alla pelle e ai capelli. Questo nutriente, infatti, permette di contrastare l’invecchiamento cellulare e di proteggere dallo stress ossidativo.
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